30 novembre 2016

Step #19 - ANATOMIA DEL BLU OLTREMARE

Lo hanno definito il blu dell'alto mare. O, meglio ancora, il blu degli oceani più profondi e vasti; quello dei film, quello delle mareggiate, quello solcato dai pirati più feroci. E invece col mare non ha poi tanto a che fare.

"Oltremare" indica solo quelle terre da cui proveniva, le terre del vicino Oriente, al di là del nostro mare appunto.

Ma il blu oltremare in realtà è il colore di una pietra.

Una pietra.

No, fermi tutti! Non una pietra qualunque, una signora pietra: il lapislazzuli!

La pietra lapislazzuli.

Proprio lei, quella pietra il cui nome si trovava sui libri di scuola quando studiavamo la storia degli antichi egizi. I faraoni la usavano nelle proprie tombe poiché era preziosissima.
Talmente preziosa che quando nel Medioevo si scoprì come ricavare da essa il blu oltremare, siccome il lapislazzuli costava parecchio (quasi quanto l'oro), i migliori falsari lo sostituivano con l'azzurrite.

Ancora non avete capito di che colore si tratta?
Andiamo, chiunque alle elementari portava nel proprio astuccio almeno uno di questi! 

Pastello GIOTTO color blu oltremare.

O in alternativa si divertiva a dipingere con questo!
Tempera color blu oltremare.

Se questi due esempi non fanno al caso vostro, ve ne propongo uno che conoscerete sicuramente. Alle scuole superiori avete certamente studiato Giotto in storia dell'arte; ecco, lui era il re del blu oltremare! Non solo lo usava, possiamo dire che ne abusava!

Giotto, Il cielo stellato, Cappella degli Scrovegni, Padova.


E se nemmeno così sono stata d'aiuto, non vi resta che immergervi nei meandri di questo blog!


Buona lettura!


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